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Una razza avicola lombarda allevata all'aperto

pollo milanino

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Una razza avicola lombarda allevata all'aperto

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Si tratta di una razza avicola lombarda ottenuta mediante l’incrocio di due razze: la Valdarno bianca e la Orpington bianca. Questo esperimento fu condotto agli inizi degli anni Venti del Novecento dal ragionier Isidoro Bianchi, avvalendosi del giardino della sua viletta a Cusano Milanino (MI).

Il risultato ottenuto fu a quel tempo riconosciuto come un successo: infatti il pollo che si ricava arriva ad avere un peso medio di 3,5 kg e la gallina è un’ottima ovaiola. La rusticità di questa razza si accompagna a una morfologia apprezzata anche nei suoi valori estetici: spiccano l’ampio petto, la grande cresta di colore rosso sangue e in particolare i tarsi bianchi.

Grazie alla sua produttività la razza si diffuse rapidamente nel Milanese, fino a prevalere su ogni altra nelle aziende agricole del territorio. Il suo declino a partire dagli anni Cinquanta fu dovuto al progressivo affermarsi di razze più produttive di carni e di uova.

un fiero gallo controlla le sue chiocce
un fiero gallo controlla le sue chiocce

Il Pollo Milanino scomparve dunque del tutto e il suo recupero si è dovuto a uno specifico programma curato dal Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare dell’Università degli Studi di Milano.

Questo progetto (CoVAL), destinato alla conservazione e alla valorizzazione delle razze avicole lombarde, ha preso avvio nel 2009 e ha visto fin dal principio l’attiva collaborazione, in qualità di partner, dell’Azienda Agricola Reverdini Niccolò, antenata dell'attuale Società Semplice Agricola. 

pollo milanino 1

Due pasciute galline razzolano nel recinto

L'Azienda ha accolto nell’arco di un triennio (2012-2014) numerose sperimentazioni universitarie curate dalla professoressa Silvia Cerolini e dedicate in particolare allo studio dell’accrescimento dei polli in rapporto a diversi metodi di alimentazione.

L’impostazione scientifica non ha consentito in quel periodo l’utilizzazione dei capi e delle uova nella cucina del Ristoro agrituristico. Ma negli ultimi anni, con nuovo impulso dovuto alla costituzione societaria, l’allevamento ha conosciuto un incremento numerico e soprattutto una conduzione zootecnica impostata proprio sulla fornitura diretta al Ristoro.

Va però tenuto presente che, a differenza di quanto accade per la razza Varzese, la disponibilità dei capi di Pollo Milanino non consente ancora la continuità di presenza sulla tavola1.

 

I clienti della ristorazione possono in tal modo apprezzare le peculiarità di un pollo allevato a terra con metodo biologico.

La macellazione avviene al quinto/sesto mese dalla nascita e ’alimentazione è basata sulle granelle dei cereali e dei legumi coltivati dalla società agricola, nonché da fresche foglie dell’orto2. Ne risultano carni consistenti e saporite, più scure nella regione delle cosce e delle anche, che evidenziano l’ampio spazio di allevamento all’aperto. Le uova, di diverse tonalità di bianco, sono gustose, di medio calibro e hanno forma affusolata.


1 La loro utilizzazione ha una cadenza normalmente trimestrale.

2 Si tratta in particolare di cicoria spadona appositamente coltivata e di foglie derivanti dalla pulizia degli ortaggi.

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